Mindfuldress: un percorso di consapevolezza attraverso la moda
Gennaio 30, 2023
Le persone al centro: quando il lavoro torna umano
Febbraio 7, 2023
Show all

Cos’hanno a che fare Metaverso e lavoro? Ma il Metaverso non ha solo a che fare con i videogiochi?

 

Abbiamo intervistato Simonetta Pozzi per Flexx Voice, il podcast di Flexx Group prodotto da Flexx Media, per capirne di più in vista del suo Corso sul Metaverso.

Simonetta è autrice di Women in the Metaverse, consulente e formatrice in storytelling e XR Marketing e Metaverso per Flexx Academy Business School.

 

Si è cominciato a parlare di Metaverso quando Facebook ha scelto di chiamare il mondo di Zuckerberg – Whatsapp, Instagram e Oculos – Meta. Da allora aziende e brand si stanno muovendo per creare mondi immersivi, acquistare terreni e riprodurre in una versione estesa del Web esperienze più che mai reali in cui è possibile interagire attraverso degli avatar.

Suona tutto lontano? Simonetta Pozzi ci ha aiutato ad approfondire e a comprendere come entrare in un mondo #phygital dalle grandi potenzialità, dove i confini tra reale e virtuale sono sempre più sfumati.  

Che cos’è e cosa significa Metaverso? Metaverso e lavoro possono davvero essere complementari?

 

 

Ciao Simonetta, grazie di essere qui con noi. Il metaverso è la nuova frontiera del digitale. Ci aiuti a capire cos’è?

 

Il metaverso viene definito come un’evoluzione di Internet. In realtà non esiste una definizione unica né tantomeno un metaverso ben definito. In piena evoluzione e costruzione. 

 

Si può considerare come un ecosistema composto da mondi virtuali interconnessi dove le persone possono trovarsi e relazionarsi, giocare, assistere a spettacoli, lavorare in team, fare acquisti da concretizzare nel mondo immersivo, come, ad esempio, comprare skin per i propri avatar o nel mondo reale magari nell’ecommerce del brand. 

 

L’analisi del nuovo Osservatorio Realtà Aumentata e Metaverso della School of Management del Politecnico di Milano, che verrà presentata ufficialmente il prossimo 20 aprile, evidenzia che esistono 141 mondi virtuali diversi, alcuni ospitati presso piattaforme già consolidate e basate sul gaming come Minecraft, The Sandbox, altri nuovi e creati ad hoc. I mondi immersivi non hanno standard comuni, per cui ognuno necessita di iscrizione e della creazione di un avatar differente anche se esistono ora delle piattaforme che già permettono di creare un avatar esportabile su più mondi, come ad esempio Ready Player me.

 

Sta cambiando il nostro modo di interagire e di relazionarci con i brand. Diventa sempre più importante l”experience’, infatti i brand mirano  a creare community di fedelissimi nei mondi immersivi, coinvolgendoli in gaming e in eventi ed esperienze esclusive. 

 

Tutti possono accedervi? Da dove si inizia?

Bisogna distinguere tra i mondi immersivi e le tecnologie abilitanti come Vr, AR, blockchain ecc. Da anni già utilizziamo tecnologie come la realtà virtuale e la realtà aumentata. Pensiamo a Google Expeditions per le scuole oppure alle app fruibili con il nostro smartphone di IKEA o di L’Oréal per il virtual try-on.

 

In merito ai mondi immersivi tutti possono accedere sia da visore sia da desktop anche se l’esperienza in 2D è decisamente meno immersiva. Alcune piattaforme sono accessibili anche da mobile come, ad esempio Spatial oppure Zepeto che è un’app sudcoreana in cui gli utenti creano e interagiscono come avatar in mondi diversi spesso brandizzati (Coca Cola, Zara, Gucci, UGC, Nike, Hyundai e molti altri). 

 

I primi passi da fare sono l’iscrizione e la creazione dell’avatar. Poi si procede a sperimentare. In alcuni mondi basati sulla blockchain è necessario disporre di un wallet per fare acquisti di skin o di NFT.  In altri si può partecipare a convegni internazionali, ad eventi aziendali, a mostre o concerti, seguire lezioni di varie lingue o fare networking e molto altro. 

 

Metaverso e lavoro. Come si conciliano e cosa si può fare con il metaverso per guardare al futuro?

 

Erroneamente si pensa che il metaverso sia esclusivamente gaming. In realtà il gaming rappresenta ancora una parte molto importante, ma le piattaforme che una volta erano frequentate solo dai ragazzini per incontrarsi e giocare ora hanno ampliato il loro raggio d’azione, diversificando e arricchendo la loro offerta con entertainment. Alcune piattaforme sono diventate luoghi virtuali dove lavorare in team, aree HR dove fare colloqui di lavoro, sale convegni. Vere e proprie sedi in mondi immersivi dove studiare, sperimentare e lavorare in team. 

 

Ad esempio, Accenture ha usato il mondo virtuale in AltspaceVR ‘One Accenture Park’ per l’on-boarding dei neo-inseriti e  far vivere loro il primo giorno in azienda. 

 

Sono nate anche nuove professioni legate ai mondi immersivi: dai designer ai community manager del metaverso, dai creator agli influencer e molte altre. 

 

Metaverso e turismo. Quali sono le tendenze?

Il metaverso non è solo l’hype del momento. Negli ultimi anni ci sono stati grandi investimenti da parte di Big Tech sia nell’hardware (visori, dispositivi come calzature, guanti, ecc) e nel software. Dalla pandemia in poi abbiamo assistito ad una notevole accelerazione. Che cosa ci dicono le ricerche più attuali? 

 

Secondo McKinsey & Co, le imprese e i consumatori spenderanno 5 trilioni di dollari entro il 2030. Secondo Gartner, Inc. ‘By 2026, 25% of people will spend at least one hour a day in the metaverse for work, shopping, education, social and/or entertainment.’

Il turismo e l’ho.re.ca. possono beneficiare di nuove esperienze nel metaverso, perché i turisti sono cambiati negli ultimi anni. L’esperienza non dura solo il breve periodo del soggiorno, ma inizia prima e prosegue dopo il ritorno a casa. Da anni è possibile far visitare ed esperire la location e la struttura grazie ai video a 360 gradi. Ora diventa si può incontrare un o una concierge virtuale in un hotel nel metaverso. 

 

Ho fatto quest’esperienza recentemente al Millennium Hotels and Resorts che ha debuttato M Social Decentraland, il primo hotel al mondo ad operare nel metaverso. 

 

Gli hotel e le strutture ricettive devono considerare il metaverso come un nuovo touch point e sfruttare queste tecnologie per rimanere rilevanti sul mercato. Il metaverso rappresenta un grande potenziale, perché non solo aiuta a superare i confini fisici, ma crea al contempo uno spazio per il divertimento, interazioni significative e consapevolezza del marchio. 

 

I visitatori digitali possono non solo visitare la location h24, comodamente da casa, ma magari pre-sperimentare una camera d’albergo o uno spazio per eventi prima di prenotare, vedere il ristorante, partecipare a riunioni aziendali o post evento, a una mostra di NFT, fare un tour delle attrazioni turistiche circostanti, ecc.. 

 

Grazie anche all’intelligenza artificiale si possono creare esperienze personalizzate per coinvolgere i clienti virtuali e fidelizzarli. 

 

Quali temi affronterai durante il corso che stai preparando?

Faremo una panoramica sull’origine del termine ed evoluzione, passando dal web 1.0 al web3, un focus sulle tecnologie abilitanti e sperimenteremo la ‘Presence’ con i visori Meta Quest con casi studio nazionali ed internazionali di location in video 360° e VR. 

 

Impareremo come si accede ai mondi immersivi e scopriremo come poter fruire delle esperienze (visori, desktop, cardboard). Faremo un viaggio nelle diverse piattaforme e capiremo il ruolo degli avatar nella narrazione di brand.

 

Approfondiremo i settori di applicazione: entertainment, formazione, riunioni di lavoro,  visiteremo strutture alberghiere e compagnie aeree nei mondi immersivi. Ci sarà anche una sezione pratica in cui creeremo un esempio di evento. 

 

SCOPRI IL CORSO: Metaverso: scopri come utilizzarlo per la tua attività di ospitalità

 

Hai trovato interessante questo post?

I nostri formatori sono ai blocchi di partenza, pronti per rendere Flexx Academy sempre più dinamica e flessibile, al passo con le richieste di un mercato del lavoro in costante espansione.

 

Scrivi per tutte le info su questo ed altri corsi.

 

_________________________________________________________________

 

CREDITS:

Copyright ©  Flexx Group – Tutti i diritti sono riservati.

Tel. 02 8716 7170 – Email. info@flexx.group

 

Progetto editoriale Flexx Group:

Titolo: “Metaverso e lavoro: un mondo per imparare”

Produzione & Redazione: Flexx Media

Autori: Barbara Reverberi, Simonetta Pozzi

Editing: Barbara Reverberi 

Executive Director: Francesco Muscò