È tempo di valorizzare le risorse in azienda. Sì, ma come?

 

Negli ultimi 3 anni il mondo del lavoro è stato completamente ribaltato.

Difficilmente si tornerà indietro e chi non si adatterà a questa nuova modalità sarà destinato a fallire. 

La ricerca del worklife-balance è diventata una questione quasi esistenziale; le persone non sono più disposte a rinunciare al proprio benessere psicofisico in cambio di denaro e del proprio tempo.

Ma cosa è cambiato davvero? 

 

Cosa ha spinto le persone a questo cambiamento?

Ho cercato questa risposta dentro di me per molto tempo e questo è quello che ho elaborato: quando ci rendiamo conto che il domani non è così certo e che la nostra vita su questa terra ha una scadenza, improvvisamente iniziamo a darle l’importanza che merita.

Improvvisamente il nostro lavoro assume un’importanza diversa rispetto a quella che gli abbiamo sempre dato; i soldi sono importanti ma meno della salute; il tempo con i nostri figli assume un sapore diverso e il nostro desiderio di libertà diventa insostituibile.

Ed ecco così che arrivano i licenziamenti di massa, il fenomeno del quite quitting, lo smart working, l’hybride working, la settimana di quattro giorni lavorativi.

Sono sempre di più le persone che sentono il desiderio di fare un lavoro che le appassioni, che le faccia sentire soddisfatte e appagate. Sono sempre di più le persone che cercano organizzazioni nelle quali condividere valori, aspirazioni, idee e cultura.

 

Cosa succede nelle aziende?

Sono ancora troppe poche le aziende che accolgono queste esigenze e troppe quelle che si lasciano scappare validi collaboratori, persone di valore che potrebbero portare un contributo concreto al loro interno.

Sono ancora troppo poche le aziende che investono nella formazione dei propri dipendenti e che sono disposte a dare loro l’opportunità di crescere ma allo stesso tempo di sentirsi parte di qualcosa.

La formazione in azienda viene ancora vista come un obbligo, una perdita di tempo, una sottrazione dal lavoro e dai task quotidiani e questo perché non viene passato il messaggio corretto da chi la dovrebbe proporre.

Il fenomeno della Great Resignation ci dovrebbe aver insegnato che ciò che le persone cercano è poter lavorare senza dover essere costrette a stare in ufficio fino a tardi, a potersi gestire il tempo come meglio credono e ad essere valutate sulla qualità del loro lavoro e non sulla quantità.

 

Persone e benessere in azienda

Le persone cercano appartenenza, unione e riconoscimento. Desiderano essere valorizzate, sapere che stanno portando un contributo.

In molte organizzazioni i manager non conoscono nemmeno i nomi dei propri collaboratori!

Come pensano queste aziende di poter avere gruppi di lavoro felici e soddisfatti di essere parte della loro realtà?

Il benessere in azienda parte dall’alto. È fondamentale costruire una cultura fondata sulla collaborazione, sul feedback, sulla condivisione e sulla reciprocità.

 

Vi voglio lasciare qualche spunto di riflessione basato sulla mia esperienza di Career Coach e formatrice per rendere l’ambiente di lavoro più piacevole e invogliare le persone a restare:

1. Incontrate i vostri collaboratori il più spesso possibile e mostratevi interessati a scoprire le loro aspirazioni e aspettative; mostratevi interessati a conoscerli come persone oltre che come colleghi e a capire quali sono le loro necessità e difficoltà.
2. Imparate a dare feedback costruttivi finalizzati al loro miglioramento.
3. Date valore ai vostri collaboratori dando loro modo di proporre iniziative, idee e aiutateli (per quanto possibile) a realizzarle. Non dimenticate che l’autorealizzazione è uno dei bisogni dell’uomo (Maslow insegna).
4. Formate le persone passando il messaggio che siete interessati al loro miglioramento in primis come persone e poi come dipendenti.
5. Fate sentire le persone parte di un progetto, date loro importanza. Ve ne saranno riconoscenti.

 

Nessuno ha la bacchetta magica ma tutti possiamo fare la nostra piccola parte per rendere la nostra organizzazione un luogo piacevole. In fondo tutti vogliamo stare bene al lavoro, vero?

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Un articolo di Federica Romagna |  Career e Mental Coach, Formatrice

 

 

 

 

 

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Progetto editoriale Flexx Group:

Titolo: “È tempo di valorizzare le risorse in azienda. Sì, ma come?”

Produzione & Redazione: Flexx Media

Autori: Federica Romagna

Editing: Barbara Reverberi 

Executive Director: Francesco Muscò 

 

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